LEGGE DI STABILITA’: COSA CAMBIA NEL MONDO IMMOBILIARE
Lo scorso 9 Ottobre il Governo presieduto da Mario Monti ha reso legge il cosiddetto Patto di stabilità. Le modifiche introdotte sono tante e importanti, anche nel settore immobiliare. La maggior parte di esse entrerà in vigore dall’anno fiscale 2013 e, quindi, dovrà essere considerato per la dichiarazione dei redditi relativa a quel periodo, ma alcune saranno effettive da subito andando ad incidere già sulla prossima denuncia dei redditi. Mario Monti ed il suo Esecutivo hanno precisato che si tratta di modifiche che impatteranno solo sui cittadini che dichiarano un reddito annuo superiore ai 15.000 euro, ma questo non ha reso più dolce la pillola da mandare giù. Vediamo nello specifico le modifiche più importanti per il mercato immobiliare.
La franchigia universale
Fra le innovazioni meno popolari l’introduzione della cosiddetta franchigia universale. Già dall’anno in corso sarà riconosciuta come detraibile (o deducibile a seconda del tipo di spesa), solo la cifra eccedente i 250 euro spesa in relazione alle cosiddette detrazioni minori; fino all’ultima dichiarazione dei redditi la franchigia considerata era pari a 125 euro.
Il provvedimento si applica anche alle spese di intermediazione di agenzie immobiliari che, secondo dati ufficiali, avevano interessato circa 100.000 italiani e portato a detrazioni medie di 810 euro per contribuente in relazione alla dichiarazione dei redditi 2011. Nella stessa categoria di detrazioni su cui andrà ad incidere la franchigia universale rientrano, per fare qualche esempio, anche le spese sostenute per la frequenza di corsi sportivi dei figli di età compresa fra i 5 e i 17 anni (spesa per cui rimane comunque valida la soglia di 210 euro a figlio), le erogazioni alle onlus, ai patiti, alle scuole e alle società sportive. Tutte queste voci, peraltro, contribuiranno a formare il tetto massimo di 3.000 euro, non superabile per il calcolo delle derazioni fiscali del 19%. Tradotto in soldoni, e mai espressione fu più appropriata, gli sgravi legati a queste spese non potranno mai e in nessun caso superare i 570 euro annui. Discorso a parte per le spese sanitarie. Anche ad esse si applicherà la nuova franchigia universale di 250 euro, ma non concorreranno alla formazione dell’importo di 3.000 euro del tetto.
Le spese escluse
Il mercato immobiliare diventa protagonista, per fortuna, anche di una voce positiva, vale a dire le detrazioni o le deduzioni riconfermate dall’attuale Legge sulla Stablità. Anche nel nuovo provvedimento emanato dal Governo Monti vengono riconfermate le detrazioni sulle spese di ritrutturazione degli immobili (sempre fissate nelle due aliquote del 36% e del 55%) e quelle per i contratti di affitto. Le locazioni restano escluse sia che si tratti di contratti con canone convenzionato, sia che siano intestati a inquilini con basso reddito sia, ancora, a giovani o studenti universitari. Altre voci escluse sono le detrazioni per i figli a carico, per i redditi ricavati dalla pensione o quelli derivanti dal rapporto di lavoro subordinato.
Le spese del mutuo
Anche le detrazioni relative ai mutui subiscono, con la nuova legge, modifiche sostanziali. Se fino all’ultima dichiarazione dei redditi gli interessi passivi legati ai mutui sottoscritti per l’acquisto della prima casa o per la costruzione della stessa erano godevano di una detrazione del 19% legata al tetto massimo di 4.000 euro, dal prossimo 730, pur rimanendo valida la misura del 19%, il tetto massimo scende a 3.000 euro; va altresì precisato che, nel caso di un mutuo cointestato, entrambi gli intestatari potranno beneficiare della detrazione. Anche nel caso degli interessi passivi del mutuo si applicherà la franchigia universale che, secondo quanto dichiarato dagli stessi tecnici del Governo in carica, sarà la principale risorsa per il gettito fiscale. Dalla sua introdizione ci si attende un controvalore di 1,7 miliardi di euro; altri 300 milioni sono previsti come gettito derivante dai tetti imposti alle detrazioni. Forse qualcosa sarà modificato nella stesura definitiva del testo, ma i provvedimenti annunciati sembrano orami scolpiti nella pietra, e nelle tasche dei contribuenti italiani.
Fonte: articolo di Andrea Polo da immobiliare.it del 12/10/2012