INEWS 18 | Il sopralzo di una casa dal punto di vista sismico

da L'I.com

Quando si parla di sopraelevazione di un edificio esistente, è da intendersi come “la realizzazione di una nuova struttura al di sopra di una costruzione esistente”, apportando in tal modo una modifica all’altezza di quest’ultima.

Tecnicamente parlando, le sopraelevazioni possono configurarsi come elementi che alterano significativamente il comportamento della struttura (sarà quindi necessario un progetto di adeguamento sismico) oppure come elementi leggeri, che non comportano una modifica al comportamento strutturale globale. Nel primo caso ricadono le realizzazioni di nuovi piani aggiuntivi, mentre nel secondo caso rientrano strutture come gazebi e pergolati, fermo restando che nei solai, nelle travi e nei pilastri sul quale insiste il nuovo carico deve essere garantita la sicurezza strutturale.
Il sopralzo di un edificio esistente è soggetto alla normativa NTC2018, D.M. 17/01/2018 – “Aggiornamento delle Norme tecniche per le costruzioni” – e alla relativa circolare esplicativa, CIRCOLARE 21 gennaio 2019 n°7 C.S.LL.PP. – “Istruzioni per l’applicazione dell’Aggiornamento delle Norme tecniche per le costruzioni” -.
Le costruzioni esistenti sono definite, nel § 8.1 delle NTC, come quelle costruzioni per le quali “alla data della redazione della valutazione di sicurezza e/o del progetto d’intervento” la struttura sia stata “completamente realizzata”. Nel nostro caso (sopralzo), ricadiamo nel punto della norma 8.4.3 che cita:

L’intervento di adeguamento della costruzione è obbligatorio quando si intenda:

  • sopraelevare la costruzione;
  • ampliare la costruzione mediante opere ad essa strutturalmente
    connesse (…)

Pertanto, effettuare un sopralzo comporterà notevoli oneri di progettazione e di indagine sull’intero corpo dell’edificio; tale verifica non potrà in nessun caso essere stimata unicamente sulla base di pareri o impressioni generiche. Si dovrà quindi operare con un rilievo preciso della costruzione e delle strutture portanti, con loro identificazione (tipicamente) tramite scanner laser, allo scopo di realizzare un modello di calcolo mediante un programma valido agli elementi finiti della struttura esistente; inoltre sarà da verificare la situazione pre-intervento. In seguito, dovrà essere realizzato un modello di calcolo della struttura modificata, verificandola o adeguandola ai carichi di esercizio attualmente in vigore e alle azioni sismiche. Naturalmente il calcolo deve preventivamente prendere in considerazione una stima attendibile dei valori di resistenza e delle caratteristiche dei materiali strutturali esistenti.

– Nel caso di costruzioni in pietra e mattoni, dovranno essere svolte delle indagini della muratura con il sistema dei martinetti piatti, oltre a carotaggi per verificare la stratigrafia.
– Nella circostanza in cui sia presente calcestruzzo armato, dovranno essere eseguite un certo numero di prove a compressione su carote di calcestruzzo estratte dagli elementi strutturali, unitamente a una verifica più estensiva per mezzo di prove non distruttive su calcestruzzo, con metodo Son.Reb (metodo di prove ultrasoniche unite a prove sclerometriche). Inoltre, servirà la verifica delle barre di armature, sia con prove di trazione su spezzoni prelevati dalle strutture sia con prove con durometro sulle barre in opera.
– Nel caso del legno, la materia risulta più complessa; si possono fare delle prove resisto-grafiche che permettono di fornire valori utili per la classificazione strutturale del materiale. Bisognerà quindi agire sui parametri simici da applicare e sui carichi di progetto, allo scopo di determinare se e quanto rinforzare la struttura nel suo insieme.

In particolar modo, la norma prevede per le fondazioni che, qualora sia necessario effettuare la valutazione della sicurezza della costruzione, la verifica del sistema di fondazione sia obbligatoria solo se sussistono condizioni che possano dare luogo a fenomeni di instabilità globale, oppure che venga accertato che nella costruzione siano presenti importanti dissesti attribuibili a cedimenti delle fondazioni o dissesti della stessa natura si siano prodotti nel passato o, infine, siano possibili fenomeni di ribaltamento e/o scorrimento della costruzione, per effetto di modificazioni apportate al profilo del terreno in prossimità delle fondazioni.

Dal punto di vista delle autorizzazioni urbanistiche ed edilizie l’argomento necessita di una trattazione separata.
Tuttavia, possiamo qui accennare che la verifica della possibilità di realizzare un sopralzo, dal punto di vista urbanistico ed edilizio, deve precedere in ogni caso qualsiasi altra verifica; in particolare si dovrà verificare se lo stato di fatto dell’immobile corrisponde allo stato legittimato dai precedenti titoli edilizi oppure, se esistono delle difformità (formali – quindi sanabili, o sostanziali – quindi non sanabili), identificare la zona urbanistica nella quale ricade la costruzione in questione e quali siano gli indici edilizi previsti per tale zona, quindi verificare se esiste ancora una capacità edificatoria residua. Va specificato che in alcuni regolamenti regionali e comunali vi sono delle precisazioni, dove per il rialzo delle coperture esistenti (si tratta però di pochi centimetri) questi interventi non sono considerati “sopralzi”, così come gli argomenti delle serre bioclimatiche e dei nuovi volumi tecnici (per esempio se si installa un nuovo ascensore o vengono posti pannelli fotovoltaici e relative cabine di impianti attigue); tuttavia le norme tecniche NTC2018 non riportano in alcun punto una distinzione simile e quindi si dovrà affrontare la pratica accordandosi anche con gli uffici dei cementi armati comunali.

In conclusione, cosa fare quando si vuole realizzare una sopraelevazione in un edificio esistente? Quando si è innanzi alla scelta di voler realizzare una sopraelevazione, o realizzare una piccola struttura leggera al di sopra di una costruzione esistente, la prima cosa da fare è contattare un tecnico compente, non un’impresa e/o solo degli impiantisti; il tecnico infatti dovrà sincerarsi se urbanisticamente la vostra idea è percorribile in toto oppure fattibile ponendo in atto alcune modifiche. Nel caso in cui si possa realizzare una vera e propria sopraelevazione, essa comporterà un grosso beneficio in termini di spazi abitabili. Tuttavia, è bene essere consapevoli dell’esborso economico per realizzare il progetto di adeguamento sismico, imprescindibile in questi casi. Nel progetto di adeguamento sismico sarà necessaria una campagna di indagini come precedentemente descritta, almeno preliminare, per conoscere l’edificio su cui si andrà a realizzare la nuova struttura. Il tecnico dovrà descrivervi chiaramente tutta la procedura realizzativa per evitare spiacevoli sorprese in fase esecutiva; è quindi opportuno che veniate informati dei possibili interventi di rinforzo che andranno eseguiti e dei possibili disagi durante la realizzazione delle opere.

Nel caso in cui vogliate invece realizzare semplici strutture leggere, è anche qui consigliabile rivolgersi ad un tecnico competente, il quale vi garantisca che urbanisticamente è possibile realizzare la vostra idea e, soprattutto, che sia sempre garantita la sicurezza strutturale.

ing. Stefano Tedeschi

Ing Stefano Tedeschi | Txt Engineering  | txt@txtengineering.com | www.txtengineering.com

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