> Sono in aumento i rendimenti medi delle abitazioni messi in affitto. È questa una buona notizia rilevata dall’Ufficio Studi di Solo Affitti che lascia ben sperare per una ripresa definitiva del mercato immobiliare.
Anche se in realtà una delle principali motivazioni dell’aumento dei rendimenti è legata proprio al continuo calo dei prezzi delle abitazioni. Con una formula molto semplificata possiamo riassumere la situazione attuale in questo modo: spendo meno per comprare casa, l’affitto con canoni più alti e ne guadagno di più.
QUANTO DI PIÙ?
Nell’ultimo anno l’aumento è stato di un punto percentuale, portando il valore dei rendimenti medi delle abitazioni in affitto nelle principali città italiane dal 5,1% al 6,1%. Nel quadriennio esaminato (dal 2014 allo scorso anno) questo incremento è stato favorito sia dall’aumento dei canoni medi (+15,3%), passando da 608 a 701 euro, sia dalla discesa dei prezzi medi di vendita degli immobili, passati da 2.681 a 2.529 euro/ mq.
QUALI SONO LE PRINCIPALI MOTIVAZIONI?
Principale motivo è la crescente richiesta di abitazioni in affitto nel nostro paese. L’affitto oggi non è più e solo una scelta necessaria e alternativa per chi non può comprare casa. Ma spesso appare una soluzione per chi vuole andare in affitto, scegliendo anche formule transitorie o brevi che permettono di programmare con più facilità eventuali cambiamenti personali o lavorative. Sono sempre più numerosi, inoltre, quanti valutano la soluzione in affitto come più conveniente, dal punto di vista economico e fiscale.
Al contempo, a determinare l’aumento dei valori dei rendimenti è la perdurante stagnazione dei prezzi delle case riconducibile all’incertezza economica. Il numero di compravendite, crollato drasticamente durante il boom della crisi, oggi si assesta su un numero medio in aumento ma che di fatto ridimensiona il mercato in generale. Ma più che il numero di compravendite, a preoccupare sono soprattutto i valori a cui le trattative vengono concluse che evidentemente non possono tornare a crescere finché permangono condizioni economiche generali precarie e non positive in prospettiva.
Parliamo di una media italiana che vede in città come Cagliari (8,2%), Trieste (8,1%) e Palermo (7,5%) i capoluoghi con i rendimenti lordi degli affitti più alti in Italia: un bilocale arredato di 55 mq nel centro città rende oltre 3 volte di più rispetto ai tassi medi di interesse dei BTP decennali nel 2018 (2,54%) .
Tra i capoluoghi che consentono ai proprietari di immobili di ottenere buoni guadagni ci sono anche Napoli e Torino (6,4%), di poco superiori a quelli rilevati a Milano (6,3%). Chi affitta casa in centro a Bologna (6,1%) ottiene un rendimento lordo in linea con la media nazionale. Gli introiti, seppur più alti dei titoli di Stato, sono inferiori alla media italiana a Genova, Ancona e Bari (5,7%).
Nella Capitale i rendimenti dei bilocali affittati in centro città si sono attestati attorno al 5,6%, poco più che a Firenze (5,5%) e Perugia (5,1%). Fanalino di coda in questa speciale graduatoria è Venezia, dove l’Ufficio Studi Solo Affitti ha rilevato una redditività media dei canoni pari al 4,8% per le case affittate nel centro abitato sulla terraferma.
Dobbiamo precisare, anche, che i rendimenti lordi che abbiamo rilevato non sono poi così distanti da quelli netti. La tassazione sugli affitti, infatti, gode di numerose agevolazioni: la ‘cedolare secca’, ad esempio, prevede un’aliquota ordinaria del 21% per i contratti liberi “4+4” e una ridotta del 10% per i contratti a ‘canone concordato’. Per valutare la convenienza dell’investimento immobiliare, basti pensare che le obbligazioni diverse dai titoli di Stato sono tassate al 26% e comportano rischi a volte anche molto elevati. Al contrario i rischi legati all’insolvenza dell’inquilino possono essere annullati utilizzando garanzie dedicate, come Affittosicuro, che proponiamo gratuitamente ai proprietari di casa che si rivolgono a noi per rendere l’investimento immobiliare sicuro.
Isabella Tulipano | Solo Affitti S.p.A. | isabella.tulipano@soloaffitti.it