Franco Bartolomei (ROMA – franco.bartolomei@limmobiliare.com)
Quante volte mi sono posto questa domanda… da quando intrapresi questo mestiere, quasi 30 anni fa, quanto è cambiata l’attività dell’agente immobiliare? La risposta è Totalmente!
Mi fa un po’ sorridere, e forse è dovuto ai capelli bianchi, ma l’attività è cambiata da ogni punto di vista: dall’acquisizione, alla gestione e promozione pubblicitaria, sino alla vendita. Oggi, anzi ormai da un po’, ma io faccio fatica ad abituarmi, l’agenzia immobiliare operativa e funzionale non è più composta da un professionista, responsabile o titolare che sia, e svariati collaboratori (più ne hai, meglio è!), ma può esser fatta dal singolo Professionista e uno staff dedicato all’utilizzo degli innumerevoli servizi disponibili via web. Quasi tutte le informazioni che una volta si cercavano “su strada” e richiedevano più personale da impegnare a questo scopo, oggi sono semplicemente online. Anche per promuovere la vendita di un immobile, ormai acquisito, non bastano più le varie A.A.A. o il neretto nell’annuncio, oggi si richiede destrezza nell’utilizzo dei mezzi informatici… se non sei attento perdi il “coefficiente di indicizzazione”, se l’annuncio non è “ricco” se non è “pieno di foto”, se non è “geolocalizzato”, se non ha il “Virtual Tour”, se non è “tradotto” almeno anche in Inglese… non lo vede nessuno. Poi però, devi spiegare al proprietario che non hai fatto 100 appuntamenti, ma il suo immobile è stato “cliccato” 1.000 o più volte… e il suo potenziale acquirente in realtà ormai conosce bene la casa, dentro e fuori. Ma non finisce così…. il tuo caro collega competitor, farà anche lui un bellissimo e funzionale annuncio da web, che, per ovvi motivi, scavalcherà il tuo per essere “in cima” all’elenco… e allora si riparte con le modifiche all’annuncio, vuoi il testo, vuoi le foto o, auspicabilmente, il prezzo… poi sarà il suo turno farlo e così via.
Oggi anche i potenziali acquirenti sono “informatizzati” e sono molto più informati sull’andamento del mercato. Usano Internet, usano le App e vedono, studiano, si confrontano sui Blog e si convincono, il più delle volte erroneamente, anche di aver imparato; poi al dunque, fortunatamente, prevale la nostra professionalità e quanto effettivamente riusciamo a capire delle reali paure ed esigenze del cliente. Di questo onestamente sono contento, credo che l’esperienza maturata nella lunga carriera, unitamente ad un approccio schietto e sincero, sia la chiave vincente per trovare il giusto feeling che ci permette di accompagnare un cliente nella compravendita. Non a caso utilizzo il termine “accompagnare”: ormai ogni immobile nasconde grandi o piccole magagne catastali e soprattutto urbanistiche che negli anni passati non sembravano essere problemi, ma oggi con il mutare delle normative sempre più stringenti, sembrerebbe che ogni casa necessita un aggiustamento. Allora inizi il confronto con il Tecnico che ti deve cercare il “Progetto di costruzione”, che per ottenerlo aspetti 3-4 mesi…. e poi ti dice: è stato smarrito, quindi un po’ di doveroso panico ma poi scopri che se non è reperibile.. non serve più, e l’immobile è alienabile comunque! Allora cerchi le “planimetrie di impianto” e studi le eventuali modifiche, quasi sicuramente esistenti.. Poi analizzi il Condono di cui non è ancora arrivata la Concessione, ma se il condono non è quello del 1985 in effetti potrebbe non servire… basta aver pagato le oblazioni.. Quindi ora è condonato? No, ma è alienabile comunque.. Oppure servirà comunque una DIA, o forse un CILA, ma non si esclude una SCIA.. In ogni caso qualcosa da fare ci sarà senz’altro, ma aspetti il parere del Notaio poiché l’atto di provenienza, così come lo fece il mio predecessore non è fatto bene, non mi garantisce.. Verifichi l’abitabilità, che ora si chiama agibilità.. ma non serve se è ante ’67.. Quindi si intende abitabile? No, ma è alienabile comunque.
Poi ci sarà la necessità di accendere un mutuo… speriamo che il nostro acquirente sia milionario altrimenti la “lettura del cliente” da parte della banca, sarà lunga e farraginosa.. con il rischio che i tempi tecnici non siano in linea con le tempistiche previste negli accordi commerciali, e non apriamo il capitolo delle valutazioni dei periti, che pur di non commettere gli errori fatti anni fa, sottovalutano l’immobile di un buon 20 o 30%.. così, se il mercato scende ancora, loro si sono avvantaggiati.
Si lo so, sembra uno scherzo e un po’ è così che ho voluto sembrasse, ma non siamo molto lontani dalla realtà. In ogni caso di una cosa sono sicuro, Vendere Casa non è una passeggiata e come in tanti altri casi, è indispensabile che se ne occupi un bravo Agente Immobiliare, a sua volta coadiuvato da un buon entourage di tecnici professionisti.
Buone vendite a tutti.