IN ITALIA LA TASSAZIONE SUGLI IMMOBILI E’ LA PIU’ BASSA D’EUROPA

In Italia la tassazione sugli immobili è la più bassa d’Europa. A dirlo è la Banca d’Italia, nel corso dell’audizione alla commissione bilancio del Senato sul decreto 138/2011 che contiene la manovra approvata il 12 agosto. Parole che scuotono il Parlamento, in giornate frenetiche in cui le ipotesi di manovre correttive sui conti pubblici si affastellano di ora in ora. Non mancano, all’esame del Governo, le misure che andranno a colpire i proprietari di immobili, ma finora le prime case degli italiani sembra non vengano toccate.

Tra i principali Paesi europei, ha detto il vice-direttore generale della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ”l’Italia è caratterizzata da un’imposizione sulla proprietà immobiliare relativamente bassa. Sulla base dei dati Ocse in Italia il prelievo è stato in media pari a circa 1,5% per cento del Pil l’anno tra il 2000 e il 2008: in Francia gli incassi si sono attestati sul 2% del Pil l’anno, mentre nel Regno Unito e in Spagna hanno rispettivamente superato e quasi raggiunto il 3% del prodotto. L’Italia è l’unico Paese ad aver abolito l’imposta sul possesso dell’abitazione principale (Ici, ndr)”.

Durante il mese di agosto, si sono ipotizzati in rapida successione diversi interventi sugli immobili: dall’imposta patrimoniale all’aumento dell’aliquota Iva che avrebbero penalizzato le residenze di lusso, fino all’anticipazione del varo dell’Imu e il taglio dei bonus fiscali. ”Quando si farà la riforma della tassazione comunale sugli immobili – ha aggiunto Ignazio Visco – sarebbe opportuno tenere a mente che la proprietà immobiliare gode in Italia di un regime fiscale più leggero di quanto accade in altri Paesi europei. L’imposta municipale assorbirà l’attuale Ici e Irpef sui redditi fondiari da immobili non locati comprese le relative addizionali”.

Finora, in relazione alle misure correttive legate alla casa, l’uso del condizionale è d’obbligo. La manovra di Ferragosto sarà oggetto di numerosi emendamenti, e non si può escludere che salti fuori la sopresa per i proprietari di abitazioni. Per questo le parole conclusive di Visco risuonano in queste ore nelle aule parlamentari: ”Va riesaminato il peso del prelievo sulla ricchezza immobiliare”.

Fonte: Casa 24 – Il sole 24 Ore – Michela Finizio- 30 agosto 2011

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