IL TERRENO AGRICOLO E’ UN OTTIMO INVESTIMENTO
Non sono più gli uffici nelle zone centrali di Milano, Parigi o Londra e nemmeno gli esercizi commerciali nelle vie dello shopping e neanche i centri commerciali, troppo legati all’altalena dei consumi, nessuna di queste realtà sembra più essere l’ideale dell’acquisto per investimento, mentre lo sono i terreni non tanto quelli destinati ad essere edificati ma quelli produttivi che possono essere coltivati per avere cereali, legumi o frutta, oltre quelli destinati all’allevamento del bestiame. Un recente report ha messo in luce come i risultati migliori dei valori dei terreni vengono dalle nazioni emergenti; sono inoltre indicati gli incrementi delle diverse zone, seguendo un indice particolare che è stato determinato da Savillis e fissato come valore di partenza l’anno 2002, agenzia internazionale, che consente di valutare miglioramenti dei vari Paesi. Cresce, primo in assoluto, il valore dei terreni del Centro Europa, sempre secondo l’indice Savillis; ha un incremento notevole anche quello registrato nell’America del Sud, si registrano aumenti, seppur più contenuti, nel continenta asiatico ed in quello australiano.
Le possibilità di questi tipi di investimento sono state ormai intuite anche dai fondi pensioni che hanno iniziato ad inserirli, seppur con una quota non grandissima ma comunque in costante crescita, una recente ricerca condotta da Land Matrix partnership evidenzia come, non solo sia in crescita l’interesse ma anche come si differenzi: il 34 per cento è verso terreni che producono cibo, il ventisei a favore di terre non produttive, mentre il 23 per cento verso terreni di tipo flessibile di agricoltura.
Le strategie di mercato suggeriscono di comprare terreni a titolo di investimento proprio dove ora costano meno con un’attenzione al clima favorendo quelli caldi ma non desertici; dal 2000 in poi grande valore ha avuto l’Africa dove si sono concentrati il 62 per cento delle acquisizioni.
Fonte: articolo tratto da umm.it del 22/10/2012