Come abbiamo appreso attraverso i media in questi ultimi mesi, le regole del condominio sono cambiate.
Il registro dell’anagrafe condominiale è diventato effettivo e chiunque di noi viva in uno stabile con più unità abitative ha dovuto compilare un modulo che ha così schedato gli occupanti l’appartamento.
Era facilmente prevedibile che questo non fosse piacevole per chiunque ed al Garante della privacy sono cominciati a piovere ricorsi, da privati cittadini ma anche da Confedilizia, che si è pronunciato ed ha stabilito alcune regole.
Sono state limitate le possibilità di indagine dell’amministratore di condominio ed è stata data facoltà ai condomini di ricevere copia non oscurate dei conti del condominio stesso. L’amministratore di condominio può quindi richiedere i dati dei proprietari, usufruttuari e occupanti la casa, ma non potrà pretendere copia dell’atto di rogito della casa o informazioni relative alle singole unità, anche riguardo alla sicurezza in quanto questo genere di informazioni potranno essere raccolte solo per le parti comuni del condominio.
Ciascun condomino potrà invece ottenere copia non oscurata dei movimenti relativi al conto corrente del condominio; ufficialmente questo consentirà di monitorare l’operato dell’amministratore e visto che nulla potrà essere oscurato chiunque potrà verificare se il proprio vicino è in regola o meno con le spese condominiali.