IL RITOCCO CHE FA VENDERE
Si scrive home stager, si legge ”agevolatore immobiliare”, ovvero un professionista capace di rendere più attraente una casa in vendita, aumentandone il valore con pochi interventi.
La figura dell’home stager, presente da circa vent’anni in Inghilterra, in Canada e negli Stati Uniti, arriva adesso sul mercato immobiliare italiano: «Le case in vendita in Italia – spiega Amy Lentini, presidente dell’associazione nazionale Staged Homes – sono trascurate, ma chi le vende non ha intenzione di spendere soldi per una ristrutturazione. Spesso però possono bastare alcuni piccoli interventi per cambiare il volto di un’abitazione».
Qui entra in gioco l’home stager: il suo ruolo non è quello di apportare modifiche durature e strutturali, ma quello di ”allestire” la casa per le visite dei potenziali clienti. «Il trucco principale – spiega Amy Lentini – è quello di non nascondere gli aspetti negativi ma di valorizzarne quelli positivi per far cadere l’attenzione dell’acquirente sui pregi dell’immobile». Un colpo d’occhio fondamentale, se si pensa che secondo alcuni studi americani la decisione di acquistare o meno una casa viene presa nei primi 90 secondi.
Gli interventi dello stager sono essenzialmente cinque: sgomberare l’appartamento dal superfluo per far apparire più spaziosa la casa; spersonalizzare l’immobile rendendolo più neutro, riparare eventuali danni presenti nella casa; pulire a fondo ogni angolo; decorare l’appartamento studiando la corretta disposizione dei mobili, i colori più adeguati per tessili e pareti, gli accessori più giusti per valorizzare la casa.
Piccoli trucchi che – secondo le statistiche americane – permettono di far salire il prezzo di vendita e di concludere l’affare in meno tempo. «Mediamente – spiegano dall’associazione Staged Homes – l’intervento di uno stager costa tra i 300 e i 400 euro. A fronte di questa spesa il prezzo finale di vendita sale di 1.500-2.000 euro». Il vantaggio non è solo del venditore ma anche dell’agente immobiliare, che può richiedere la collaborazione di uno stager o addirittura decidere di offrire tale servizio tra quelli forniti dall’agenzia.
Secondo gli ultimi dati sull’home staging provenienti dagli Usa, una casa non allestita resta sul mercato per 182 giorni, mentre un appartamento curato da uno stager si vende mediamente in 37 giorni. Ma a sorprendere ancora di più è il dato relativo al prezzo di vendita degli immobili in America: dopo le prime quattro settimane sul mercato, secondo le stime della National association of realtors, il prezzo scende. In particolare, il costo della casa cala del 4% tra la quinta e la dodicesima settimana, del 6% fino alla ventiquattresima settimana e del 10% oltre i sei mesi dalla messa in vendita. A fronte di questa diminuzione del valore, i proprietari di casa statunitensi sono corsi ai ripari ingaggiando uno stager.
Lo stesso potrebbe succedere in Italia, dove intanto fioccano i corsi di formazione (sia di base che di approfondimento) organizzati su tutto il territorio nazionale. I partecipanti sono architetti, designer, agenti immobiliari o semplici appassionati di arredamento d’interni. Il loro lavoro consiste nel visitare un appartamento, individuarne (e fotografarne) i punti deboli e quelli di forza, e stilare un progetto degli interventi da eseguire. A quel punto il cliente potrà scegliere se pagare la consulenza allo stager (in genere di circa 300 euro) e mettere in pratica da solo i consigli dell’esperto, oppure se affidare a lui i lavori (in questo caso il costo dipenderà dallo stato dell’immobile). In genere, comunque, non si superano i 1.500 euro.
Fonte: Il casa 24 – Il Sole 24 Ore – di Francesca Milano