GLI ITALIANI E IL MATTONE: 8 FAMIGLIE SU 10 PROPRIETARIE, MA SOLO IL 4% DEGLI UNDER 30 HA UNA CASA INTESTATA

Quasi l’80% delle famiglie italiane possiede la casa in cui vive.

Diminuiscono di 140mila unità gli immobili in affitto, mentre aumentano di un milione quelli «a disposizione».

E ancora: un quarto del valore totale delle abitazioni in Italia è in mano al 5% dei proprietari «più ricchi», mentre il 50% dei «più poveri» possiede solo il 18,7% del valore immobiliare. Sono alcune delle istantanee scattate dal rapporto «Gli immobili in Italia», giunto alla sua seconda edizione e presentato oggi a Roma da Gabriella Alemanno, direttore dell’agenzia del Territorio, e Fabrizia Lapecorella, direttore generale delle Finanze, il cui dipartimento ha collaborato allo studio (con la partecipazione di Sogei).

Il 79,1% delle famiglie è proprietaria
Gli italiani, a quanto pare, restano attaccati al mattone. Le famiglie sono infatti proprietarie dell’abitazione in cui risiedono nel 79,1% dei casi. Una percentuale che schizza all’85% al Sud; in linea con il dato nazionale il Centro (79%) e più in basso il Nord (75,6%). Riscontri in parte riconducibili, ipotizza il dossier, alla maggiore presenza nel Meridione e nelle Isole di seconde case di villeggiatura, non necessariamente di proprietà di famiglie meridionali. Per quanto riguiarda l’età, invece, i proprietari sono quasi tutti adulti: solo il 4% degli under 30 ha infatti un immobile intestato. In media lo spazio a disposizione è di 60 metri quadri a testa, mentre l’abitazione tipo ha una superficie di 115 metri quadri.

Dimiuiscono le case in affitto
Secondo il rapporto, che si rifersice all’anno di imposta 2009, sono solo il 9,6% del totale gli immobili locati: il 5% in meno rispetto alla rilevazione dello scorso anno (sul 2008), corrispondente a un calo di circa 140mila unità. Aumentano invece di quasi un milione quelli ”a disposizione”, dalle ”seconde case” a quelle sfitte. Per quanto riguarda le abitazioni, ne risultano in affitto quasi 2,6 milioni di unità, mentre nel complesso sono 4,5 milioni i soggetti (persone fisiche) che risultano titolari di un contratto di locazione. Una discrepanza che, ancora una volta, lascia intuire il peso del nero nel nostro Paese. Senza cosiderare che solo il 10% dei canoni più elevati supera i mille euro al mese, mentre il 50% di quelli più bassi è al di sotto dei 350 euro mensili.

Oltre 59 milioni gli immobili censiti
In generale, gli immobli censiti sono oltre 59 milioni, con una rendita catastale attribuita di circa 33,5 miliardi di euro. Il 56% di queste unità sono abitazioni, alle quali si aggiunge un 36,2% di pertinenze residenziali (cantine, locali di deposito, box e posti auto). Il valore complessivo del patrimonio residenziale (tra abitazioni e pertinenze) di proprietà di persone fisiche, enti e società, è invece fissato in 6.335 miliardi di euro. Solo il 7,9% non appartiene al settore residenziale, una quota alla quale però corrisponde il 47,2% della rendita complessiva. Da notare che un quarto del valore delle abitazioni, secondo lo studio, è in mano a un 5% di proprietari ”più ricchi”, mentre il 50% dei ”più poveri” possiede solo il 18,7% del valore delle case.

”Avanti con l’integrazione delle banche dati”
”Il progetto di banca dati integrata immobiliare – ha detto Lapecorella – ha assunto un ruolo centrale nel sistema di gestione della fiscalità, arricchendo e valorizzando l’enorme patrimonio informativo dell’amministrazione finanziaria”. Sulla stessa linea Alemanno, che ha sottolineato come le analisi svolte ”incidano in modo significativo sul miglioramento dell’informazione economica relativa al mercato immobiliare” e come l’agenzia del Territorio si muova verso ”l’attivazione dell’Anagrafe immobiliare integrata e la creazione di servizi a maggiore fruibilità”.

 

Fonte: Casa 24 – Il sole 24 Ore – Francesco Nariello – 18 luglio 2011

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