È stata stabilita la versione definitiva dell’Imposta Municipale Unica: ieri la Commissione Finanze di Montecitorio ha votato i cambiamenti principali e domani la versione definitiva dovrebbe arrivare alla Camera per ottenere l’approvazione definitiva. Sono stati innanzitutto stabiliti i tempi di pagamento dell’Imu che saranno in tre tempi, a giugno, a settembre e l’ultima rata nel mese di dicembre, sempre entro il 16 del mese.
Ciascun pagamento sarà equivalente ad un terzo di quanto complessivamente si deve pagare, ma ci sono alcune differenze tra i primi due e l’ultimo: quello di giugno e quello di settembre dovranno essere effettuati col modello F24 e verrà applicata un’aliquota identica in tutto il Paese, cioè quella base che corrisponde al quattro per mille. La rata che dovrà essere versata nel mese di dicembre invece sarà calcolata sulla base delle scelte dei singoli Comuni, che hanno tempo fino alla fine di settembre per decidere se innalzare l’aliquota fino al sei per mille.
Tutte queste norme riguardano l’imposta sulla prima casa, mentre per la seconda abitazione si continua a pagare la prima parte, equivalente al 50%, entre giugno e la parte restante alla fine dell’anno; per la rata di giugno l’aliquota sarà del 7,6 per mille mentre, anche in questo caso, quella di dicembre, potrà essere aumentata per effetto delle decisioni comunali ed arrivare fino al 10,6 per mille.
Per evitare abusi e falsi è stato ristretto il concetto di prima casa, a partire dal fatto che marito e moglie conviventi ma che, possedendo due abitazioni, dichiaravano due diverse residenze potranno ottenere le agevolazioni solo per quella che viene definita come “ dimora abituale”; detrazioni che per la prima abitazione sono di duecento euro più cinquanta euro per ogni figlio minore di 26 anni e a carico. È stato inoltre stabilito per le coppie divorziate che il pagamento dell’Imu spetterà a chi vive nella casa, indipendentemente dal fatto che sia il proprietario o meno dell’abitazione.
Fonte: articolo di Giovanna Valsecchi da immobiliare.it del 17/04/2012