> Quale importanza hanno gli elementi strutturali, il loro posizionamento, il punto di accesso, i parapetti e perché è importante chiamare un progettista.
Le domande che spesso ci sentiamo porre sono: “posso fare un soppalco e quanto costa?”. Oppure: “Mi può fornire un prezzo al metro quadrato? Un mio amico architetto mi ha detto che posso farlo…” A queste domande è davvero difficile rispondere velocemente.
È vero che lo spazio in casa e nei luoghi di lavoro manca sempre, quindi cosa fare? Spesso la soluzione più semplice è quella di pensare di sfruttare l’altezza dei locali; difatti spesso le vecchie case, o i capannoni, hanno ancora spazio da sfruttare in altezza. Tuttavia, un soppalco è una struttura e deve rispettare tutte le leggi che riguardano le strutture, non è un “mobile” come spesso cercano di far passare alcuni.
In questa sede non pretendiamo di entrare nel dettaglio sulle normative e regolamenti comunali, che variano abbastanza per ciascun luogo, ma dare un’indicazione di quali devono essere le questioni tecniche da affrontare. Naturalmente le tipologie sono molto differenti, sia che si parli di soppalchi per uffici come avviene spesso nei capannoni, sia di abitazioni o negozi, nei quali spesso fungono da ripostiglio aggiuntivo.
La struttura da realizzare è all’apparenza semplice, ma ricca di dettagli complessi da tenere in considerazione nella progettazione e nello studio preliminare. Questi dettagli, se non tenuti in debito conto, possono comportare rischi per il fabbricato nel quale il soppalco verrà inserito.
Una volta effettuate le verifiche minime urbanistiche, una delle quali è sicuramente il poter rispettare le due altezze minime sotto il soppalco e sopra di esso, si deve decidere la superfice disponibile, che potrebbe variare dalla metà a due terzi di quella in pianta.
Dopodiché si deve verificare in quali punti possiamo inserire gli elementi strutturali e decidere i materiali da utilizzare per la struttura, la scala, la pavimentazione e i parapetti.
Se ci troviamo al piano terra, ad esempio, ci converrà usare delle nuove colonne che poggeranno su fondazioni; se siamo in un appartamento ci dovremo collegare alle murature o pilastri portanti.
In ogni caso si deve sempre tenere conto dell’azione sismica, eseguire la denuncia sismica delle opere e chiedere i permessi necessari al condominio. L’altezza e il profilo delle travi va determinata con un calcolo statico in cui le variabili sono la distanza tra gli appoggi, l’interasse e quanto abbiamo disponibile per l’altezza strutturale della soletta del soppalco, detraendo poi le altezze minime sotto e sopra il soppalco all’altezza complessiva del locale.
L’accesso al soppalco deve essere ben studiato, scegliendo la tipologia di scala da realizzare in funzione dell’utilizzo che si farà della superficie soppalcata. Durante la progettazione è da tenere ben presente l’ingombro che occuperà la scala di accesso, calcolando la forma e il numero di gradini necessari; solitamente, per limitare l’ingombro, si sceglie una scala a chiocciola.
È sempre obbligatorio installare un parapetto che, per legge, rispetti i requisiti dimensionali e geometrici. Anche la scala deve avere il parapetto: occorre infatti impedire, attraverso opportuni dispositivi, che il parapetto possa essere scalato dai bambini.
Per impedire ai bambini di cadere nel vuoto, le aperture degli elementi di protezione devono essere tali da impedire il passaggio di una sfera di diametro 10 cm. Per rendere difficoltoso ai più piccoli di arrampicarsi sulla ringhiera, lo spazio tra i montanti e i correnti del parapetto possono essere pannellati con lamiere forate o pannelli di vetro.
Solamente dopo aver definito questi aspetti potremo, realizzando dal progetto di massima un computo metrico estimativo, fornire un costo al metro quadrato e anche quello delle spese tecniche necessarie; ovviamente la scheda catastale dell’immobile andrà aggiornata.
Il soppalco, seppur utile, non è dunque semplice da realizzare né economico, se si procede seguendo le regole. Capita spesso, purtroppo, di vedere strutture nei negozi (addirittura opere sanate con condoni) che non possono in alcun modo considerarsi a norma di legge.
Ing Stefano Tedeschi | Txt Engineering | txt@txtengineering.com | www.txtengineering.com